Il Ticino dei colletti sporchi
SECONDA EDIZIONE
I processi bancari dagli anni Settanta a oggi
Prefazione di John Noseda
Postfazione di Paolo Bernasconi
Con contributi di Paolo Bernasconi, Carla Del Ponte e Stelio Pesciallo
Formato 15 x 22 cm, 248 pagine con illustrazioni a colori
Le leggi si sono evolute, le banche hanno perfezionato sempre di più il loro sistema di controllo interno. Eppure, in Ticino come altrove la criminalità finanziaria continua a coinvolgere, più o meno direttamente, gli istituti di credito. Perché? Il libro cerca di rispondere a questa domanda, ripercorrendo le vicende che hanno segnato l’ultimo mezzo secolo della nostra storia giudiziaria. I crac bancari degli Anni Settanta, il fiume di narcodollari che si riversò in Svizzera nel decennio successivo. E poi un’impressionante serie di raggiri; truffe clamorose, per importi o modalità, che mostrano bene fino a dove sappia spingersi l’intraprendenza delinquenziale. Arguzia, ma anche crudeltà. La brama di soldi e potere ha danneggiato centinaia di persone. L’informatica ha permesso di potenziare le contromisure, certo. Ma proprio dalla tecnologia sono nate a loro volta nuove minacce. La partita resta aperta, la lezione del passato quanto mai preziosa.
Leggi qui la segnalazione del Corriere del Ticino, 2 giugno 2018
Leggi qui la recensione di Gerard Lob sulla Tessiner Zeitung, 28 giugno 2018
Leggi qui le pagine di Giuseppe Zois, novembre 2018