A cura di Tano Nunnari


Formato 17 x 24 cm, 368 pagine


La raccolta Alcuni versi piacevoli di Anton Maria Borga (1722-1776) viene stampata nella primavera del 1760 dalla tipografia Agnelli di Lugano. L’autore – un eccentrico sacerdote nato a Rasa (Locarno) e vissuto nella Repubblica di Venezia – rivela sin dal primo componimento il proprio interesse per la poesia comica, che nel Settecento ebbe cultori famosi come Giuseppe Parini e i fratelli Gozzi. I trentadue componimenti della raccolta – vari per occasioni, forme metriche e temi – costituiscono una sorta di ben strutturata antologia d’autore, in cui confluiscono descrizioni biografiche autoironiche, celebrazioni facete per nozze o monacazioni e attacchi ferocemente polemici, dei quali sono vittime illustri Onofrio Branda e Pietro Chiari (biasimato pure in alcuni volumetti del 1761). Analoga veemenza caratterizzerà, pochi anni dopo, il prolungato e durissimo scontro che vide il nostro autore opposto a Giuseppe Baretti, uno dei grandi polemisti del secolo. L’introduzione di Tano Nunnari – insieme alle note di commento ai testi, a una storia editoriale della silloge e a un’indagine biografica – offre un ritratto accurato di Borga e della sua raccolta di versi piacevoli, e richiama fra l’altro la nostra attenzione sulla notevole fortuna della poesia faceta, oggi ai margini della storia letteraria ma coltivata con grande passione e partecipazione nel secolo XVIII.