Ragazze di convitto
Emigrazione femminile e convitti industriali in Svizzera
In collaborazione con Archivi Donne Ticino
Formato 17 x 24 cm, 368 pagine con illustrazioni in b/n
Da fine Ottocento e fino alla seconda metà del Novecento un numero considerevole di giovani donne parte dal Ticino, dalle valli italofone del Grigioni e dal Nord Italia per andare alavorare nelle fabbriche tessili della Svizzera tedesca. Poiché sono minorenni e devono rimanere per anni lontane da casa, vengono alloggiate nei convitti per operaie – gli Arbeiterinnenheime – e affidate alla custodia delle religiose. Nati grazie a un sodalizio tra gli imprenditori e la Chiesa cattolica, gli istituti industriali femminili coniugano in modo efficace paternalismo aziendale e assistenzialismo di matrice religiosa. Tuttavia, al di là delle finalità filantropiche dichiarate dai loro promotori, i convitti sono a tutti gli effetti strutture di internamento: le giovani operaie si ritrovano a vivere in totale isolamento, private della loro autonomia e sottoposte a un ferreo regime disciplinare. Il libro racconta questo particolare fenomeno migratorio da diverse prospettive: i motivi della partenza, le condizioni di vita e di lavoro delle operaie, il progetto educativo messo in atto nei convitti, l’ambiguo ruolo delle religiose e degli industriali.
Questa vicenda è stata a lungo dimenticata. Ricostruirne i contorni permette di ridare visibilità e voce alle molte «ragazze di convitto» costrette per anni a una vita di sfruttamento, obbedienza e reclusione, che con i loro sacrifici hanno contribuito non solo al benessere economico delle proprie famiglie, ma anche alla prosperità dell’industria tessile svizzera.
Yvonne Pesenti Salazar ha conseguito il dottorato in storia all’Università di Zurigo. Dal 1994 al 1999 è stata responsabile della redazione di lingua italiana del Dizionario storico della Svizzera. Dal 1999 al 2017 ha diretto il Percento Culturale Migros Ticino. È stata vicepresidente della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia dal 1993 al 2005 e dal 2021 è presidente degli Archivi Donne Ticino. Da sempre interessata alla ricerca nell’ambito della storia delle donne, ha pubblicato tra l’altro: Beruf: Arbeiterin. Soziale Lage und gewerkschaftliche Organisation der erwerbstätigen Frauen aus der Unterschicht in der Schweiz (Zürich 1988) e Femminile plurale. Itinerari di storia delle donne in Svizzera dall’Ottocento a oggi (Lugano 1992).