Tra due guerre
Problemi e protagonisti del Ticino (1920-1940)
Con un colloquio con Virginio Pedroni
Formato 18 x 25 cm, 216 pp.
Il filo che unisce i saggi di cui è composto il volume sta nella riprova ch'essi forniscono sulla porosità di una fascia non trascurabile delle élite del Cantone Ticino verso le principali correnti politiche d'Europa, della loro inventiva nel declinarle con originalità. Il PLRDT, con quel suo massimalismo democratico, così strettamente intrecciato all'antifascismo ed all'europeismo, e così lontano dal vecchio liberalismo patriziale, rappresenta una delle punte più alte di tale realtà.
Lo stesso vale per il iberalsocialismo di una giovane leader come Giulio Guglielmetti, con la sua "etica della convinzione", direttamente connessa alla lezione di Piero Gobetti e Carlo Rosselli. Per altro verso, il cammino di Nino Rezzonico, dal liberalismo sociale al fascismo rivoluzionalista, lungo un percorso simile a quello compiuto da uomini come Bergery o Déat, non fa che ribadire la partecipazione alla grande storia.(...)