Fuggiaschi tardivi
Traduzione di Gabriella de'Grandi
Formato 12.5 x 21 cm, 152 pagine
«Avevamo un destino, abissi, e questa fame di vita che consuma. Come eravamo ricchi».
Un villaggio vicino al confine italiano. La narratrice vi torna la sera tardi dopo avere ricevuto la notizia della morte di Orion, l’uomo con il quale ha vissuto molti anni prima di fuggire. Vorrebbe passare la notte prima della messa funebre alla locanda al margine del bosco, un’antica villa padronale che ora appare abbandonata. Il locandiere siciliano è partito, come ogni anno la cameriera è tornata al suo villaggio oltre confine per il carnevale, quando gli abitanti si travestono da «belli» e «brutti». La donna trova riparo nella sala aperta, dove in passato sedevano insieme. Ma turbata da racconti inquietanti che tornano dalla valle vicina, oppressa dai ricordi di Orion e da immagini dell’infanzia, sprofonda in una condizione che oscilla tra veglia e sonno. Non sono solo scene del passato a ossessionarla, ma anche figure mascherate che l’atterriscono e l’attraggono al contempo. Emigrati, fuggiaschi, lutti, fuochi fatui del carnevale si fondono in un presente da sonnambuli.
Gertrud Leutenegger, 7 dicembre 1948, è nata e cresciuta a Svitto. Ha trascorso lunghi periodi a Firenze, in Inghilterra e a Berlino. Dal 1976 al 1979 ha studiato regia alla Schauspielakademie di Zurigo. È stata assistente alla regia presso lo Schauspielhaus di Amburgo. Ha vissuto diversi anni nella Svizzera francese e ha fatto soggiorni di studio in Giappone e a Roma. Dal 1984 ha vissuto per quasi vent’anni nella Svizzera italiana, prima a Cabbio nella Valle di Muggio, poi a Rovio. Oggi vive a Zurigo.
Solothurner Literaturpreis 2023
Anerkennungsbeitrag Literatur
des Kantons Zürich 2021
Kunstpreis Zollikon 2021