Il filo spezzato
Un viaggio dentro la malattia Testimonianza fatta per riflettere.
Per capire. Per fare pace. Per andare oltre.
Prefazione di Graziano Martignoni
Formato 12.5 x 21 cm, 120 pagine
“Quello che ieri andava bene, oggi non è più, e domani sarà altro”.
A che scopo pubblicare un’esperienza che, proprio per il suo contenuto, interpella principalmente il rispetto alla privacy delle persone coinvolte? Sono stata molto nel dubbio: ci ho pensato a lungo. Ha vinto, non senza qualche “spintarella” giunta da fuori, la decisione di testimoniare l’accompagnamento nella malattia di un congiunto, degli anni trascorsi a casa e poi in Istituto; “Reparto Protetto”, al seguito di una diagnosi che spaventa: Avanzato grado di demenza vascolare. Raccontare di un viaggio, fatto di continui alti e bassi, di strategie da adottare, d’improvvisi cambiamenti, di emozioni forti, nasce dal desiderio di porre l’attenzione sul ruolo del familiare curante. Riflettere sull’essere “Caregiver”, sui suoi dubbi, le sue fragilità, la sua solitudine. Senza scordare quella forza che si crede di non avere, eppure ti sta vicina, sempre. Anni sicuramente diversi, da quanto ci si era immaginato. Un tempo non privo, però, anche di momenti di contentezza; in cui si poteva ancora ridere assieme e dove, pur piccoli istanti di comunione, lasciano tracce profonde di gratitudine. Segni che restano, che accompagnano nel tempo, nel dopo…
Fausta Pezzoli-Vedova, è stata per un trentennio corrispondente esterno – settore cronaca locale – per l’Eco di Locarno prima e per La Regione poi. Ha al suo attivo collaborazioni per varie Riviste, in particolare con Terra Ticinese (Ed. Fontana) e La Rivista di Locarno (Ed. Dadò).
Questo testo, nato in prima stesura con il titolo “Questo è il mio Diario”, figura fra i dodici premiati dalla Fondazione Terza Età Creativa nell’ambito del 16. Concorso (edizione 2022) destinato a persone oltre i 70 anni, residenti in Svizzera e all’estero.