Sabbia

20,00 CHF
SKU: 713
Dumenic Andry
Anno
2020
ISBN
978-88-8281-531-8
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Traduzione di Walter Rosselli
Postfazione di Clà Riatsch

Formato 15.5 x 21 cm, 192 pagine
Testo originale a fronte

Con il titolo sablun, sabbia, queste poesie ci pongono sotto il segno di un materiale tutt’altro che nobile ed esclusivo: di sabbia ce n’è dappertutto, in riva ai fiumi e ai laghi, nel deserto, su ogni cantiere. Positivo è però il vincolo con la cassa della sabbia dei bambini che con questo materiale umile e umido costruiscono il loro magico mondo.
Il titolo sabbia solleva tuttavia il dubbio che non si tratti della sabbia, bensì delle pagliuzze d’oro che contiene, che la sabbia sia solo il materiale che viene passato al setaccio, filtrato, versato e usato come contrasto. Questo principio di stilizzare ciò che è raro e prezioso è antico ed eminente ed è frequente anche nella grande poesia di Montale, oscura e nichilista se vogliamo, ma in fondo fissata su piccoli luccichii e rare scintille. La base di questo tipo di contrasto potrebbe essere il topos del fiore nel deserto, cui serve appunto la sabbia per evidenziare e far rilucere la sorpresa.
Se però insistiamo sul materiale «povero», il titolo annuncia il rifiuto tipicamente moderno delle grandi forme e dei grandi motivi poetici, denigrati dal modernismo in quanto cianfrusaglie retoriche. Sabbia: la fine di un lungo processo d’erosione, la fine di lunghi processi artistici distruttivi che esplodono e polverizzano tutte le forme tradizionali?
Clà Riatsch, dalla postfazione

Dumenic Andry è nato il 7 maggio 1960 a Zurigo ed è cresciuto a Ramosch. Maturità classica (latino) a Coira nel 1980, poi studi di lettere romanze all’università di Zurigo e di Aix-en-Provence. Ha pubblicato Roba da tschel muond (Artori, Savognin, 2002), Uondas (editionmevinapuorger, Zurigo, 2008) e sablun (Chasa Editura Rumantscha, Coira, 2017).
Dumenic Andry vive a Zuoz con la sua famiglia e lavora come romanista indipendente. Dal 2014 è redattore della rivista letteraria Annalas da la Societad Retorumantscha. Premio d’incoraggiamento del canton Grigioni nel 2003, premio Schiller nel 2009 e premio svizzero di letteratura nel 2018.

Recensione di Pietro Montorfani su Azione del 30 novembre 2020