Dare spazio al durevole nel rapido succedersi delle cose che caratterizza il nostro tempo; riprendere opere fondamentali delle letterature in questo labile accavallarsi di libri e di spettacoli; ricordare valori basilari sotto la fragilità e l’incertezza: questi i propositi della collana, diretta da Carlo Carena e ispirata alla collezione di classici «Presse à Canard» di Paolo Andrea Mettel.