Incanto e disincanto del Ticino
SECONDA EDIZIONE
Versione originale a cura di Volker Michels
Traduzione e cura dell'edizione italiana di Gabriella de'Grandi
Postfazioni "Qui la vita era più vivibile" di Volker Michels e "Un amico scomodo" di Sandro Bianconi
Formato 12.5 x 21 cm, 264 pagine
Hermann Hesse ha vissuto a Montagnola dal 1919 alla morte. Nel Ticino e in particolare sulla Collina d'Oro ha trovato la sua patria autentica: il clima, i paesaggi, la natura e la gente ideali e idealizzati del sud, a lui congeniali. Esperienze ed emozioni hanno trovato espressione in decine di brevi testi giornalistici e in alcuni racconti. La presente raccolta non è dunque un'opera pensata dall'autore, bensì un'antologia dei suoi scritti sul tema della patria d'adozione: l'osservazione minuziosa e stupita della natura, la descrizione di feste popolari e religiose, la rappresentazione della dura vita contadina. in questo mondo e in questa umanità Hesse ha cercato e trovato i valori mitici della spontaneità e dell'autenticità. Ma nella realtà idealizzata lo scrittore coglie anche i sintomi della crisi in atto e la certezza della fine inevitabile: sono le prime rozze manifestazioni del turismo di massa, degli scempi della speculazione fondiaria ed edilizia, dell'urbanizzazione sfrenata e della cancellazione sistematica delle radici culturali primitive.