Ricordi di un cacciatore

20,00 CHF
SKU: 825
Meinrad Inglin
Anno
2018
ISBN
978-88-8281-4786
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Scritti e racconti

A cura di Mattia Mantovani

Formato 12.5 x 21 cm, 200 pagine

La letteratura non ha necessariamente bisogno di grandi città e grandi eventi storici e sociali per attingere una dimensione assoluta. «Racconta il tuo villaggio e sarai universale», diceva Tolstoj: lo dimostrano la vicenda umana e l’opera dello svittese Meinrad Inglin, uno dei più grandi scrittori svizzeri di lingua tedesca del Novecento, che nei suoi romanzi, nei suoi racconti e nei suoi scritti saggistici è riuscito a trasformare la natia Svitto in un vero e proprio teatro del mondo. Il presente volume propone una scelta della produzione saggistica e narrativa di Inglin, che rivela fino a che punto lo stesso Inglin, partendo dalle pianure, dalle valli e dalle montagne della Svizzera Centrale, sia riuscito a comporre un mosaico che possiede davvero una valenza universale. Il suo rapporto quasi sacrale con la natura e con l’ambiente, che si rivela in particolare negli Appunti di un cacciatore e nei racconti La valanga e La biforcazione, fanno di Inglin uno scrittore solo apparentemente lontano. Da queste sue pagine si profila invece una lettura della realtà umana e sociale di grande impatto, di profonda suggestione e di estrema attualità.

Meinrad Inglin (Svitto, 1893-1971) ha scritto romanzi, racconti e testi saggistici. Tra le sue opere più importanti sono da ricordare i romanzi Die Welt in Ingoldau («Il mondo di Ingoldau», 1922), Jugend eines Volkes («Giovinezza di un popolo», 1933), Urwang (1954) e soprattutto il monumentale Schweizerspiegel («Specchio svizzero», 1938). L’edizione critica delle sue opere in dieci volumi è stata pubblicata nel 1991 dall’Ammann Verlag di Zurigo. Dal 2012 Limmat Verlag cura tutta l’opera di Inglin.

 Leggi qui la recensione apparsa su La Provincia, 14 settembre 2018