La parola alle cose

IN PREPARAZIONE

Fotografie di Maria Svitlychna
Prefazione di Vincenzo Todisco
Postfazione di Giovanni Ruatti

Formato 12.5 x 21 cm, 144 pagine con fotografie in b/n

La Valposchiavo è piccola ma racchiude una grande memoria storica. Ne sono testimoni alcuni luoghi la cui vocazione è quella di conservarla e valorizzarla: i musei poschiavini – il Complesso Aino con il centro di conservazione, Casa Besta e Casa Tomé.
Tre donne, due scrittrici e una fotografa, sono entrate in questi spazi e hanno dialogato con gli oggetti lì custoditi, riportandoli alla vita attraverso l’arte e rendendoli protagonisti del presente.

Laura Di Corcia è poeta, critica teatrale e letteraria. Ha pubblicato tre raccolte poetiche. L’ultima, Diorama (Tlon, 2021), ha vinto il Premio Terra Nova 2022 (Premio asssegnato dalla Fondazione svizzera Schiller) ed è stata finalista di diversi premi nazionali italiani (Premio Tirinnanzi e Premio Montano). È inserita in diverse antologie in Italia e all’estero. Scrive radiodrammi per la Radiotelevisione della Svizzera italiana.

Begoña Feijoo Fariña è nata in Spagna nel 1977 e vive in Svizzera dal 1989. Ha pubblicato tre romanzi: Abigail Dupont (Demian Edizioni, 2016), Maraya (Edizioni AUGH!, 2017) e Per una fetta di mela secca (Gabriele Capelli editore, 2020). È cofondatrice della compagnia teatrale inauDita, direttrice artistica e organizzatrice della rassegna di teatro contemporaneo I MONOLOGANTI e ideatrice e direttrice del festival letterario Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo.

Maria Svitlychna (1984), fotografa per passione già quando ancora abitava a Mariupol (Ucraina), ha fatto della fotografia una professione dopo il suo arrivo in Svizzera, nel 2022. La macchina fotografica costituisce per lei l’elemento di collegamento con la sua terra natale ed è l’oggetto attraverso cui trasmettere il suo pensiero riguardo alla realtà che la circonda. In Valposchiavo, dove abita, ha documentato diversi progetti ed eventi, spesso legati alla tradizione.