Le Alpi
A cura di Enrico Rizzi
Traduzione e note di Paolo Scotini
Formato 12.5 x 21 cm, 152 pagine con illustrazioni a colori
Il celebre poema Die Alpen (qui in traduzione italiana con testo originale a fronte) apparso nel 1732 nella raccolta di Poesie Svizzere, è considerato una icona della scoperta delle Alpi, della vita semplice e pura dei montanari a contatto con la natura, contrapposta alla vita artificiosa e corrotta dei cittadini. Un elogio giovanile delle Alpi del grande scienziato e viaggiatore (che alle Alpi Svizzere ha dedicato – unico nel suo tempo – 37 viaggi in gran parte sconosciuti e qui rievocati). Anticipando Rousseau e de Saussure, il poema halleriano ha segnato una svolta fondamentale nel passaggio della visione della montagna dall’orrido al sublime.
Albrecht von Haller (Berna 1708-1777), poeta, medico e naturalista di fama mondiale è considerato uno degli ultimi geni universali. Uomo di cultura enciclopedica, poliglotta, docente e clinico insigne, fu non solo fisiologo e anatomico, ma anche fecondo scrittore di medicina. Docente all’Università di Gottinga, attivo anche nel campo della botanica, la sua monumentale opera sulla flora svizzera descrive 2500 specie autoctone in gran parte allora sconosciute. All’attività scientifica associò un’intensa produzione letteraria. La sua biblioteca, ricca di oltre 23.000 volumi preziosi, venne acquistata dall’imperatore d’Austria e nel 1778 passò il San Gottardo diretta a Milano, dov’è ancora conservata nella Biblioteca Nazionale di Brera.