Filosofia e pratica della morte assistita
Prefazione di Franco Zambelloni
Traduzione di Manuel Guidi
Formato 15 x 22 cm, 232 pagine
È giusto, anzi moralmente doveroso, aiutare famigliari, amici o persino estranei che desiderano morire? Molte persone sono d’accordo se si tratta di persone affette da malattie potenzialmente letali. Ma cosa succede se qualcuno che potrebbe vivere più a lungo, considera la sua vita conclusa o non più degna di essere vissuta? Una persona che non ha evitato di porsi queste difficili domande è stato il pastore svizzero Werner Kriesi, morto nel 2023 all’età di 91 anni. Poco prima del suo pensionamento, un parrocchiano gli aveva fatto visita: “Voglio morire la prossima settimana. Padre, se non è un codardo, verrà anche lei”. Werner Kriesi ha continuato a sostenere centinaia di persone nella loro decisione. In questo libro, la filosofa Suzann-Viola racconta le sue conversazioni con Werner Kriesi. Si intrecciano posizioni filosofiche e teologiche sul suicidio, eventi chiave nella storia del suicidio assistito in Svizzera e riflessioni sui cambiamenti sociali nell’affrontare il desiderio di morire. Il risultato è un libro intenso, nato dall’esperienza diretta, che discute, senza dogmatismi, i motivi per cui le persone vogliono morire e come possiamo sostenerle.
Suzann-Viola Renninger ha studiato scienze naturali all’Università Ludwig-Maximilians di Monaco e ha conseguito un dottorato in filosofia. Attualmente lavora come filosofa all’Università di Zurigo. www.philosophieklasse.ch
