Magico realismo

30,00 CHF
SKU: 1129
Domenico Lucchini
Anno
2024
ISBN
978-88-8281-690-2
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Il Cinema di Silvio Soldini

Prefazione di Piera Detassis

Formato 15 x 22 cm, 424 pagine con illustrazioni a colori e in b/n

Difficile individuare modelli di riferimento (agli inizi Godard e Wenders ma anche Antonioni e Ozu) per un regista come Silvio Soldini che, al contrario, ha saputo portare una sua propria originalità nel farsi di un cinema poco legato alla tradizione italiana e invece molto attento ad un respiro più ampio, quasi universalistico anche quando narra, come spesso gli accade, storie “minimaliste” di provincia e di semplici sentimenti. Il cinema di Silvio Soldini ha insinuato negli spettatori sapienti dubbi concettuali in virtù di un itinerario che dal naturalismo e realismo dei primi suoi film si è corredato vieppiù dalla linfa della metafora. Dall’individuazione della Galassia borghese disvelata mediante la costruzione di personaggi-archetipi, avvolti dalla vocazione delle aporie e dal solipsismo, fino ad ammantare di “surrealismo” le azioni del loro ménage quotidiano. Per fare l’ingresso nella ricognizione sociale e indirettamente politica, soprattutto con i suoi documentari e nell’analisi comportamentistica: per penetrare, quindi, nel viaggio utopico e nella fuga estatica, a volte attraverso “falsi movimenti”. Il cinema di Silvio Soldini come intellettuale “periscopico” di produzione della differenza, stimolazione del dubbio, provocazione di limpida fattura culturale. Sono queste le tematiche che vengono attivate e risolte da Domenico Lucchini, con un copioso e approfondito “essai”. Una circumnavigazione che tocca tutti i lidi dell’articolato mosaico della tramatura dell’autore milanese, nonché i litorali della decifrazione linguistica, dal registro neorealista a quello favolistico, (il “magico realismo”) che pervadono i suoi 40 film. Il primo e completo discorso sul cinema soldiniano in Svizzera e che manca in Italia da un ventennio; il merito è duplice.

Domenico Lucchini, nato a Locarno nel 1955 è un Cultural Project Manager. Dopo gli studi in filosofia e scienze dello spettacolo, diventa responsabile della promozione del cinema svizzero a Berna presso l’Ufficio federale della cultura; alla fine degli anni Ottanta viene nominato addetto culturale del Comune di Chiasso. Agli inizi del 2000 diventa Direttore del Centro Culturale Svizzero di Milano e di seguito Direttore artistico dell’Istituto Svizzero di Roma. Per quindici anni è stato a capo del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Lugano/Locarno. Ha pure svolto funzioni di direttore teatrale e di docente universitario; è alla guida di festival e associazioni per il cinema per l’infanzia e la gioventù. Ha scritto e curato diversi libri tra cui due monografie sui registi Alain Tanner (Elle edizioni) e Villi Hermann (Il Castoro). Ha realizzato due documentari: Storia probabile di un angelo: Fernando Birri con Paolo Taggi (Ventura Film) e One Leaf One World (Inmagine); un terzo dal titolo Storia di un medico di montagna è in preproduzione.